La Off Season di Leonardo Arici, una leggenda tra gli amatori italiani

La Off Season di Leonardo Arici, una leggenda tra gli amatori italiani

Siamo andati a sbirciare a casa del Master bresciano che nella sua carriera ha collezionato

 

maglie di tutti i tipi, manca solo quella di campione del mondo.

Ha iniziato a correre in mtb  per “colpa” di sua moglie Ramona!

 .

 

Immaginatevi la mountain bike come se fosse formata da due isole, vicine ma al tempo stesso lontane. Con la nostra barca a vela immaginaria, in queste ultime settimane vi abbiamo portato sull’isola che ospita la categoria

regina della mtb, quella degli elite, i top rider per intenderci.

E lì abbiamo sbirciato nella loro off season. Oggi invece facciamo una virata a 360° per approdare sull’isola immaginaria che c’è di fronte, quella dove c’è il cuore pulsante della mountain bike, è li che vivono gli amatori.

 

 

“LEO” COME E’ ARRIVATO ALLA MOUNTAIN BIKE

Andiamo insieme a scoprire come passa il periodo invernale Leonardo Arici un vero e proprio monumento del movimento amatoriale delle ruote grasse italiane.

Tutti lo conoscono come “Leo”. E’ Brescia nato a Brescia il 13 gennaio del 1959 ed ha sempre avuto una innata passione per gli sport.

A 17/18 anni aveva iniziato a correre in moto in gare di quella che una volta veniva chiamata “regolarità”, poi tra i 25 e i 30 anni passò a Windsurf e Snowboard.

Nel 1988 decise di sposarsi con Ramona, l’attuale moglie che nel 1989, dopo aver visto dei turisti tedeschi girare con delle strane bici in mezzo ai monti, decise di regalare al suo “Leo” una mountain bike.

 

E’ stata la sua “rovina” e una immensa gioia per Leonardo Arici che si è innamorato del mezzo e nel 1990, l’anno del primo mondiale in mtb (Durango), per la prima volta si è tesserato con il Racing Rosola Bike,

la squadra con la quale ha militato sempre, tranne una parentesi di un anno con il Team Mingardi.

Da allora Ramona si è messa il cuore in pace perché si è dovuta abituare a non vedere mai a casa il suo Leo, che la domenica ha preso il “vizio” di andare alle gare.

 

 

IL PALMARES DI LEONARDO ARICI

Leo Arici nella sua lunghissima carriera ha vinto

2 titoli italiani XCO (2000 Lugagnano Val d’Arda – M3; 2005 Sarentino – M4),

4  titoli italiani marathon (2003 Ortisei  – M3; 2005 Lugagnano Val d’Arda;  2014 Grumello del Monte – M6; 2016 Monteforte d’Alpone – M6),

2 campionati italiani di cronoscalata,

2 titoli europei xc,

1 titolo europeo marathon,

1 titolo italiano d’Inverno.

Non abbiamo considerato i piazzamenti altrimenti sarebbe uscito un elenco infinito, ma non possiamo non citare le maglie dei 6 circuiti che si è portato a casa nel

2017: Brixia Adventure MTB, Easy Cup MTB, Ahead MTB Tour, BikeWorld, Master MTB e Coppa Lombardia.

 

 

L’INTERVISTA SULLA OFF SEASON

Di professione Leonardo Arici è un imprenditore, proprietario di un’azienda (Savino Frutta) che commercia all’ingrosso prodotti ortofrutticoli ed ha uno stand presso il Mercato di Brescia.

Chi conosce il settore sa che la sveglia suona prestissimo la mattina. Fatta questa premessa, determinante per capire certe risposte, ecco cosa ci ha raccontato “Leo”.

 

Per quanti chilometri hai pedalato quest’anno?

 

Circa 16.000, il 90% per cento in sella alla mountain bike.

 

Quando finisce normalmente la tua stagione?

 

Di solito concludo la mia stagione poco dopo la metà di ottobre, quando non trovo più gare con salite. Quest’anno il 15 ottobre, quando sono sceso in Toscana a Camaiore per partecipare per la prima volta alla

GF della Versilia Off Road. Di fatto ho chiuso il mio 2017 con un primo posto tra i Master 6.

 

Passi un periodo in cui non tocchi la bicicletta oppure non smetti mai di pedalare?

 

Dopo l’ultima gara faccio 10 giorni di uscite a ritmo blando su strada (scarico), non smetto mai di colpo. Successivamente per circa 2 settimane corro a piedi tra i sentieri ma a ritmo molto tranquillo, in particolare mi piace molto correre in salita.

 

 

Nella off-season come si sviluppa la tua giornata tipo?

 

Normalmente dal lunedì al sabato mi allenano nel pomeriggio. Siccome siamo in inverno le giornate finiscono presto perché bisogna fare i conti con le poche ore di luce. Quindi poca bicicletta e palestra.

Il lunedì, mercoledì e venerdì faccio 1,5/2 ore di bici su asfalto più 1 ora di palestra curando molto stretching e stability mentre il martedì ed il giovedì ci ritorno per 3 ore.

Dopo un paio d’ore con pressa, leg estension etc, faccio 1 ora di spinning. 

Invece durante il fine settimana, il sabato pedalo per 2 ore in scioltezza mentre la domenica ne approfitto e in compagnia di amici, pedalo senza mai forzare per 3/4 ore affrontando dislivelli di 1.500/2.000 metri

 

Con chi esci di solito in bici?

 

Durante la settimana a causa dei miei orari esco solo (anche in stagione). Invece in inverno la domenica siamo un bel gruppetto di amici agonisti Zaglio, Gilberti, Bianchi

 

 

La corsa a piedi o lo sci alpinismo sono due attività che pratichi?

 

Come ho già raccontato, la corsa a piedi la faccio solo per un breve periodo, prima di iniziare la preparazione invernale in palestra. Ogni tanto, una domenica la dedico ad una mia antica passione, lo

snowboard, che pratico con mio figlio.

 

La tua dieta varia tra off season e stagione agonistica?

 

Normalmente mangio normalmente un po’ di tutto. Ovviamente durante la  stagione agonistica sto più attento mentre adesso (non sempre) mi faccio delle belle abbuffate, in particolare non smetterei mai di mangiare i dolci.

 

 

C’è una cosa che sogni di mangiare durante tutta la stagione ma che ti puoi permettere di assaggiare solo nella off season?

 

Spiedo, polenta e funghi.

 

Test valutativi, quando li fai normalmente?

 

I test li ho sempre fatti, ma ora ho smesso.

 

Durante la stagione arriva un momento in cui non vedi l’ora che tutto sia finito e di poterti finalmente riposare?

 

Di solito mi capita proprio dopo l’ultima gara dell’anno, sicuramente è un aspetto psicologico, probabilmente perché la mia testa realizza che era l’ultima fatica dell’anno. 

 

UN GROSSO RINGRAZIAMENTO A PIANETA MOUNTAINBIKE PER L’INTERVISTA 

La Off Season di Leonardo Arici, una leggenda tra gli amatori italiani